Infrastrutture Sicilia, sinergia pubblico/privato per colmare il gap degli ultimi 50 anni
- 2 Dicembre 2020
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L’assessore regionale Marco Falcone presente a insediamento nuovo Consiglio Generale
CATANIA – «In questi anni grazie all’Ance non sono mai mancati suggerimenti, consigli, supporti, confronti costruttivi: abbiamo fatto tanto, e tanto altro potremo fare. Grazie al nuovo presidente Rosario Fresta per avermi invitato; grazie al presidente uscente Giuseppe Piana, con cui abbiamo condiviso anni proficui; grazie per avermi dato la possibilità di portare i saluti del presidente Musumeci e di essere vicino all’Associazione in un momento critico come quello che stiamo vivendo».
Così l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone ha accolto l’invito dei Costruttori etnei, partecipando questa mattina all’insediamento del nuovo Consiglio generale composto dai vicepresidenti Giuseppe Costantino e Salvatore Messina, dal tesoriere Gaetano Vecchio e dai consiglieri Marco Colombrita, Giuseppe Coppola, Marcello La Rosa, Antonio Pinzone, Nunziato Vecchio.
«Le mascherine che indossiamo oggi – ha continuato Falcone – sono il simbolo di quella limitazione che crea non pochi problemi, mettendo in difficoltà il sistema economico, il settore privato così come la tenuta dei Lavori Pubblici. Non a caso Ance nei giorni scorsi, in ragione anche della pandemia, ha chiesto e ottenuto da parte di RFI lo spostamento dei due lotti del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo: la scadenza della gara è stata spostata a gennaio, per consentire a quante più imprese di poter partecipare a un progetto strategico di tale portata. In Sicilia, nonostante le difficoltà, stiamo cercando di andare avanti per consentire all’Isola di muoversi nei binari dello sviluppo. C’è stato il Covid, ci sono stati alcuni freni, malgrado questo nel 2020 attraverso gli Urega abbiamo mandato in gara ben 245 milioni di euro di appalti, più di 90, il miglior risultato degli ultimi dieci anni. Mancano ancora 30 giorni alla fine dell’anno e noi avvieremo gli appalti più importanti di quest’anno – a Catania e Siracusa – confidando di arrivare a 290 mln con 105 gare. L’Onsai (Osservatorio nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria) ha certificato che in Sicilia nel 2019 e nel 2020 c’è stato un aumento dell’88% degli affidamenti ai liberi professionisti come architetti e ingegneri, grazie ai concorsi di progettazione e ai bandi tecnici. Siamo passati da 292 a 555 affidamenti e siamo ancora al 30 novembre. Tutto ciò grazie alle linee guida per i “bando tipo” varati nel 2018. Siamo riusciti a snellire e migliorare gli iter, trasformando la spesa pubblica in cantieri e lavoro per imprese e liberi professionisti».
Prossimo step, da parte della Regione Siciliana, sarà entro gennaio la realizzazione della piattaforma informatica che consentirà alle aziende di avere un cassetto digitale e di raggiungere quella “semplificazione” burocratica tanto attesa dalla categoria. «Siamo certi che la sinergia pubblico/privato, nel solco già tracciato – ha commentato Fresta – consentirà di migliorare ulteriormente il sistema, mettendo in campo azioni e strumenti tesi a valorizzare il nostro territorio. Grazie all’assessore per questa importante testimonianza che dà spiragli di luce e speranza in un momento davvero buio per tutto il comparto. Noi saremo collaborativi e propositivi, cercando di contribuire per recuperare il terreno perso negli ultimi 50 anni, colmando il gap infrastrutturale della nostra Isola».