D.A. 271/2021: Procedure e criteri metodologici per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Urbanistico Generale (PUG)
- 11 Gennaio 2022
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Pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 2 alla G.U.R.S. del 7 gennaio 2022 il Decreto dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente n. 271 del 23 dicembre 2021 recante “Approvazione del documento “Procedure e criteri metodologici per la Valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano urbanistico generale (PUG) e delle varianti allo strumento urbanistico vigente in attuazione dell’art. 18, comma 6, della legge regionale 13 agosto 2020, n. 19. Il decreto in attuazione all’art. 18 comma 6 della Legge regionale 13 agosto 2020, n. 19”.
Il documento, come precisato in premessa, focalizza l’attenzione sui contenuti e procedure della VAS riferita ai piani urbanistici generali (PUG), come regolamentati dall’art. 26 L.R. 19/2020 commi da 1 a 19, nonché sulle varianti urbanistiche dei PUG e dei PRG vigenti come regolamentati dall’art. 26 L.R. 19/2020 commi da 20 a 22.
Il documento tratta separatamente gli aspetti procedurali (Parte Prima) e quelli metodologici (Parte Seconda), precisando pertanto che debbano intendersi superate tutte le disposizioni regolamentari e le circolare emanate dall’ARTA in contrasto allo stesso; a titolo esemplificativo il D.P.R. S. 8 luglio 2014, n. 23; D.A. n. 53 del 27/02/2020; Circolare n. 1/2019/DRU prot. 3835 del 26/02/2019; Circolare n. 4/2021/DRU prot. n. 17977 del 5/11/2021.
Limitatamente agli “Aspetti procedurali” (Parte Prima) si sottolinea, come tanto dalla normativa europea che nazionale, operi una stretta correlazione tra il procedimento di formazione del Piano urbanistico e la VAS (valutazione Ambientale Strategica), rimarcata dall’art. 18 comma 4 della L.R. 19/2020 che dispone infatti che gli stessi devono essere “sottoposti a contestuale adozione e approvazione”.
Con riferimento agli “Aspetti metodologici” il documento precisa che obiettivo non è fornire indicazioni operative o definire modelli metodologici o formulari per la VAS, ma piuttosto ”fissare requisiti minimi di qualità dei documenti progettuali della VAS del PUG e delle varianti urbanistiche”, così da assicurare la sostenibilità ambientale, la semplificazione e la dematerializzazione.