Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 maggio 2022 (pubblicato in G.U. n.167 del 19 luglio 2022), disciplinante la “Predisposizione del Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni”, in attuazione della Legge 158/2017 sul sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, sono state dettate le regole per l’assegnazione dei relativi fondi.

Sulla scia dei Piani e Programmi per la rigenerazione delle città e delle periferie, anche per le realtà urbane di minori dimensioni le somme stanziate vengono assegnate mediante un apposito bando e la successiva stipula di convenzioni (o accordi di programma) fra lo Stato e le amministrazioni comunali promotrici dei progetti selezionati che costituiranno il Piano previsto dalla Legge 158/2017.

Gli interventi presentati dai piccoli comuni saranno finanziati con le risorse presenti nel Fondo per lo sviluppo strutturale economico e sociale dei piccoli comuni, istituito dalla Legge 158/2017 presso il Ministero dell’Interno, inizialmente pari a 100 milioni/€ per gli anni dal 2017 al 2023 e poi incrementato di ulteriori 10 milioni a decorrere dal 2018.

Si restituiscono sinteticamente i dettagli del DPCM sopra menzionato:

Oggetto del Piano Obiettivi di spesa Interventi finalizzati alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive.
Tipologia di interventi a)     Interventi di recupero e la riqualificazione di immobili e aree dismesse e dei centri storici, anche al fine di realizzare alberghi diffusi

b)    Interventi di riduzione del rischio idrogeologico

c)     Interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici, con particolare riferimento a quelli scolastici e per la prima infanzia

d)    Interventi di acquisizione e la riqualificazione di terreni e edifici in stato di abbandono

e)     Interventi accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio pubblico

Soggetti beneficiari Sono ammessi a presentare i progetti i piccoli Comuni ovvero quelli con popolazione residente fino a 5.000 abitanti o istituiti a seguito di fusione tra Comuni aventi ciascuno popolazione fino a 5.000 abitanti (ai sensi dell’art. 1, co. 5 della L. 158/2017), che sono elencati nell’Allegato A del Dpcm 23 luglio 2021.

L’elenco dei piccoli comuni ammessi alla presentazione dei progetti è aggiornato ogni tre anni, ai sensi dell’art. 1, comma 6, della legge 6 ottobre 2017, n. 158.

Comuni

< 5.000 ab.

I Comuni della città Metropolitana di Catania, di cui all’Allegato A del DPCM 23 luglio 2021, interessati sono:

Codice Istat Codice Ministero Interno Codice Catastale Denominazione del comune
87001 5190210010 A025 Aci Bonaccorsi
87012 5190210120 B561 Camporotondo Etneo
87013 5190210130 C091 Castel di Iudica
87014 5190210140 C297 Castiglione di Sicilia
87020 5190210200 E578 Licodia Eubea
87022 5190210220 E854 Maletto
87057 5190210221 M283 Maniace
87056 5190210241 M271 Mazzarrone
87026 5190210251 F214 Milo
87035 5190210340 G597 Piedimonte Etneo
87036 5190210350 H154 Raddusa
87058 5190210351 M287 Ragalna
87040 5190210390 H805 San Cono
87043 5190210420 I035 San Michele di Ganzaria
87046 5190210450 I216 Sant’Alfio

 

Modalità di presentazione dei progetti

 

Ogni piccolo comune può presentare un solo progetto, singolarmente o in convenzione con altri piccoli comuni ricompreso nell’elenco del Dpcm 23 luglio 2021.

Possono altresì presentare domanda le unioni di comuni per i progetti relativi al comune o ai comuni per i quali la medesima unione esercita la funzione.

 

Tali progetti dovranno contenere esclusivamente interventi per i quali sia stata valutata almeno la fattibilità tecnica ed economica, mediante un progetto già perfezionato all’atto della domanda.

 

I Progetti dovranno essere presentati tramite specifica «Domanda di inserimento nel Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni», sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante del comune, dell’unione, ovvero del comune capofila della convenzione, o da un suo delegato.

La domanda, completa dei documenti di cui al comma 10 dell’Art. 2 del DPCM, dovrà essere inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri esclusivamente a mezzo PEC, ovvero mediante cooperazione applicativa a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri, conformemente alle norme del «Codice dell’amministrazione digitale».

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, entro novanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del DPCM 16 maggio 2022, provvederà alla definizione dei bandi pubblici che fisseranno i termini di presentazione della domanda ed i criteri di selezione dei progetti.

Modalità di selezione dei progetti La procedura di selezione dei progetti è effettuata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri secondo le seguenti fasi:

1)     accertamento della completezza della documentazione trasmessa con la domanda e verifica dei requisiti di ammissibilità;

2)     selezione dei progetti attraverso l’attribuzione del punteggio sulla base delle informazioni riportate nella domanda e nei relativi allegati e secondo i criteri definiti nel bando, nel rispetto di quanto indicato nella nota metodologica, allegata al decreto in esame;

3)     individuazione con Dpcm dei progetti finanziati nei limiti della capienza delle risorse disponibili;

4)    stipula delle convenzioni o accordi di programma con gli enti comunali.

Per maggiori dettagli si rinvia al Dpcm di cui sopra.

ANCE Catania – Scheda di sintesi 5 – Piano Nazionale fondi per la riqualificazione dei piccoli comuni