CNCE FAQ : Fondo Territoriale per la Qualificazione di Settore – Fondo Prepensionamento
- 9 Dicembre 2024
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Facendo seguito alle nostre precedenti news (vedi nostre del 5 ottobre 2023 e 30 settembre 2024) si informa che la CNCE con lettera circolare n. 32/2024 ha trasmesso ulteriori FAQ sul Fondo Territoriale per la Qualificazione di settore e sul Fondo Prepensionamento.
Per il Fondo Territoriale per la qualificazione di settore, ricordiamo che l’incentivo è riconosciuto, sotto forma di compensazione sui contributi dovuti alla Cassa Edile competente, alle imprese iscritte che rispettano tutti i seguenti requisiti:
- Rapporto tra operai in forza da oltre 18 mesi continuativi inquadrati al primo livello e totale degli operai in organico pari o inferiore a un terzo;
- Regolarità dei versamenti alla data della richiesta e alla data del riconoscimento della prestazione, anche con eventuale rateizzazione dei pagamenti.
Per le imprese che abbiano fino a tre operai dipendenti, l’incentivo sarà riconosciuto in presenza di un solo operaio inquadrato al 1° livello.
Per le imprese con 1 solo operaio in organico l’incentivo sarà riconosciuto solo qualora l’operaio medesimo non sia inquadrato al 1° livello.
Per quanto riguarda il Fondo Prepensionamento si ricorda che La prestazione è riconosciuta dalla Casse Edili per agevolare l’accesso alla pensione per gli OPERAI
Sono beneficiari tutti i lavoratori operai che con 2100 ore di montante contributivo APE negli ultimi 24 mesi precedenti alla cessazione del rapporto di lavoro al netto dei periodi cassa integrazione, si trovino nelle seguenti condizioni:
1) rientrare nelle ipotesi di fine contratto di lavoro a tempo determinato, licenziamento collettivo, licenziamento per GMO con stipula di accordo individuale per non impugnare il licenziamento, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro che dia accesso alla Naspi;
2) raggiungere i requisiti minimi per il pensionamento, anche anticipato, al netto della Naspi o trattamento equivalente spettante, nei limiti temporali delle spettanze riconosciute come prepensionamento;
3) possedere i requisiti di legge per ottenere l’autorizzazione dall’Inps alla prosecuzione volontaria della contribuzione